La porta dell’ospedale sta per cadere e nessuno interviene

“Un anno fa – racconta Ramunno – il sottoscritto insieme alla collega Anna Paola Minonzi e ad Antonio Del Priore, presidente del centro anziani Empolitano ed esperto di storia tiburtina, avevamo incontrato il direttore generale dell’Asl RomaG Nazareno Renzo Brizioli, chiedendo un intervento di riqualificazione. Ad oggi nulla è cambiato: se la porta dovesse cadere e – facendo gli scongiuri – si consumasse la tragedia, allora tutti correrebbero rimpallandosi le responsabilità”.
Già nel 2009 il “numero uno” del Tribunale per i diritti del Malato sottopose all’allora direttore generale Giovanni Di Pilla il problema delle voragini sull’asfalto antistante l’ingresso del nosocomio di via Parrozzani. Buche profonde, rischiose e pericolose per pedoni, anziani e operatori sanitari, tanto profonde che pure le barelle rischiavano il ribaltamento.
“E’ impossibile concepire una situazione del genere – commenta Ramunno – il San Giovanni Evangelista è un ospedale molto funzionale che però denota tutte le caratteristiche di un cantiere sempre aperto. Sono state realizzate le nuove ale, segno che la volontà di apportare migliorie c’è, ma non si possono tralasciare emergenze tanto pericolose per utenti e dipendenti”. (ma. sa.)

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